Giulia Cecchettin: la verità sulla sorella Turetta e il patriarcato

Filippo Turetta, il giovane arrestato in Germania con l’accusa di omicidio volontario nei confronti della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stato oggetto di diverse reazioni. Tuttavia, secondo quanto riportato da Diritto e Rovescio, c’è chi sostiene che definirlo un “mostro” o un “malato” sia un errore.

Secondo questa visione, Turetta non sarebbe un’eccezione, ma un prodotto della società patriarcale in cui viviamo, una società che favorisce la cultura dello stupro. “Non è un mostro, perché un mostro è un’eccezione che esce dai canoni normali della società. Lui è un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro”, afferma una fonte intervistata da Diritto e Rovescio.

La violenza di genere, secondo questa prospettiva, non si manifesta solo attraverso atti estremi come l’omicidio, ma anche attraverso comportamenti più subdoli e diffusi, come il controllo del telefono della partner, il possessivismo o il catcalling. “Non tutti gli uomini sono cattivi, mi viene detto. In questi casi sono sempre uomini e gli uomini traggono beneficio da questa società. Gli uomini devono essere ostili a comportamenti che possono sembrare banalità ma sono il preludio al femminicidio, che non è un delitto passionale. È un delitto di potere, è un omicidio di Stato perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge”, afferma la stessa fonte.

Per contrastare la violenza di genere, viene sottolineata l’importanza di finanziare i centri antiviolenza e di garantire alle persone che ne hanno bisogno la possibilità di chiedere aiuto in modo sicuro e accessibile. Inoltre, si sottolinea la necessità di un impegno collettivo per cambiare il sistema e prevenire futuri tragici eventi come quello che ha coinvolto Giulia Cecchettin. “Per Giulia non fate un minuto di silenzio ma bruciate tutto, ossia rivoltate il sistema, fate in modo che Giulia sia l’ultima vittima”, conclude la fonte intervistata.

In conclusione, l’arresto di Filippo Turetta per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin ha sollevato importanti questioni riguardo alla violenza di genere e alla cultura dello stupro presenti nella nostra società. È necessario un impegno collettivo per contrastare questi fenomeni, garantendo alle vittime le risorse e il sostegno necessari e lavorando per un cambiamento profondo del sistema.