Sport: Abodi rivela le infrastrutture arretrate nel settore sportivo, non limitate ai soli stadi

Il ministro Abodi: l’arretratezza delle infrastrutture è un problema diffuso

Durante il festival OrientaMenti a Genova, il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, ha affrontato il tema delle infrastrutture in Italia. Secondo il ministro, il problema non riguarda solo gli impianti sportivi, ma tutte le infrastrutture pubbliche, comprese le scuole. Abodi ha sottolineato che l’80% delle infrastrutture sportive italiane non è efficiente dal punto di vista energetico, evidenziando così la necessità di miglioramenti.

Il percorso di miglioramento delle infrastrutture

Il ministro Abodi ha ammesso che il processo di miglioramento delle infrastrutture è lungo e complesso. Ha sottolineato che, sebbene sia più facile immaginare i 20 stadi di calcio della Serie A, il vero obiettivo è iniziare il percorso di miglioramento a partire dalle scuole. Abodi ha dichiarato che l’intenzione è quella di procedere gradualmente, passo dopo passo, migliorando le infrastrutture scolastiche, le palestre e gli stadi. L’obiettivo è quello di modernizzare tutto il sistema, rendendo le infrastrutture educative ed educanti.

Lo sport come stimolo per l’ammodernamento

Secondo il ministro Abodi, le infrastrutture scolastiche sono fondamentali per la formazione dei cittadini e per la costruzione del futuro. Tuttavia, molte scuole presentano lacune e non sono all’altezza delle esigenze educative. Abodi ha sottolineato che lo sport può svolgere un ruolo importante nel processo di ammodernamento delle infrastrutture, stimolando anche il resto del sistema. Il ministro ha concluso affermando che è necessario avviare un percorso inesorabile di miglioramento, che coinvolga tutte le infrastrutture pubbliche, comprese le scuole, le palestre e gli stadi.