Rizzi: Come la tecnologia ha rivoluzionato il mondo delle investigazioni

Investigare 5.0: La rivoluzione tecnologica nel mondo delle investigazioni

Il Prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale di Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, ha presentato oggi il libro “Investigare 5.0” presso il Siracusa International Institute. Scritto a quattro mani con Anna Maria Giannini, Direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università “Sapienza” di Roma, il libro affronta il tema della criminologia e criminalistica nel contesto del terzo millennio, caratterizzato da cyber crime, macromafie e terrorismo.

Il metodo di investigazione ha dovuto adattarsi all’evoluzione del crimine. Nel libro si ripercorre la storia della criminalistica, citando figure come Alphonse Bertillon, Edmond Locard e Salvatore Ottolenghi, che esploravano la scena del crimine alla ricerca di tracce del reato. Oggi, invece, gli investigatori si trovano ad affrontare una realtà virtuale in cui le vittime sono reali. Il libro è dedicato proprio a loro, con l’obiettivo di esplorare il dolore e le emozioni per sviluppare tecniche investigative e risposte sociali ed istituzionali che evitino ulteriori sofferenze.

“Non sempre le indagini possono avere un esito”, afferma Rizzi. “Le vittime restano con un dolore irrisolto, e questo rappresenta una sfida anche per chi svolge questo mestiere. Dedicare loro questo libro è un modo per restituire un minimo segno di riconoscimento del loro dolore”.

“Investigare 5.0” affronta anche le nuove sfide nel campo delle investigazioni, come il metaverso, le blockchain, i reati ambientali, la tutela del patrimonio artistico e culturale, il riciclaggio, le criptovalute, le gangs e i suprematisti. Gli autori hanno collaborato con i più grandi investigatori del mondo, tra cui i Direttori di Interpol ed Europol e i Capi della polizia di Svizzera ed Argentina, oltre a investigatori, esperti forensi, psicologi, giornalisti, accademici e vittime.

All’evento di presentazione, moderato dalla giornalista Elvira Terranova, erano presenti anche il Direttore dell’Istituto Filippo Musca, il Prefetto di Siracusa Raffaela Moscarella, la vicaria della Questura di Siracusa Maria Ludovica Scacco e il Sindaco Francesco Italia. Durante l’intervento, il Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa Sabrina Gambino ha evidenziato l’evoluzione degli strumenti di indagine nei reati di violenza di genere, come il Codice rosso. Il professor Tommaso Rafaraci, Ordinario di Diritto Processuale all’Università di Catania, ha invece approfondito il tema dell’intelligenza artificiale nel campo delle investigazioni.