“Vantaggi ambientali delle miscele di biocarburanti secondo il Prof. Grosso del Politecnico di Milano”

Nuove miscele di biocarburanti: vantaggi ambientali rispetto alla benzina fossile

Un recente studio condotto dal Politecnico di Milano ha analizzato il ciclo di vita dei veicoli a benzina convenzionale confrontandoli con quelli alimentati da nuove miscele di biocarburanti, come il BioGpl e il Dme rinnovabile. Secondo Mario Grosso, ricercatore del Politecnico, queste nuove miscele offrono vantaggi ambientali rispetto alla benzina fossile.

Risultati dello studio e benefici ambientali

Durante la LPG Week, l’evento mondiale sul Gpl organizzato annualmente dalla World Lpg Association e dalla Liquid Gas Europe, tenutosi quest’anno presso il Nuovo Centro Congressi di Roma, la Nuvola, Grosso ha spiegato che le nuove miscele di biocarburanti possono contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti nel medio periodo, insieme ad altre tecnologie già disponibili e commerciali.

Uno dei dati più interessanti riguarda le emissioni di CO2, i gas climalteranti: con queste nuove miscele, è possibile ridurre le emissioni di CO2 del 20%, mentre con i veicoli elettrici si può ottenere una riduzione del 36%. Nonostante il dato inferiore, Grosso sottolinea che si sta avvicinando a quello dell’elettrico. Inoltre, se le miscele diventassero completamente rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2 potrebbe superare il 30%.

Benefici anche su altri inquinanti

Lo studio ha anche valutato gli effetti delle nuove miscele di biocarburanti su altri inquinanti secondari. Secondo Grosso, i risultati mostrano benefici significativi anche in questo ambito, anche se non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito.

In conclusione, lo studio del Politecnico di Milano ha evidenziato i vantaggi ambientali delle nuove miscele di biocarburanti rispetto alla benzina fossile. Non solo queste miscele possono contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti, ma possono anche ridurre le emissioni di CO2 fino al 20%. Se le miscele diventassero completamente rinnovabili, la riduzione potrebbe superare il 30%. Inoltre, sono stati riscontrati benefici anche su altri inquinanti secondari, anche se non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito.