Una mostra d’arte unica nel suo genere, intitolata #Sblad – Shine bright like a diamond, Residenze d’artista, è stata inaugurata all’Università di Trieste. Questa mostra, che sarà aperta al pubblico a partire da domani e per tutto il 2024, celebra il centenario dell’ateneo e si propone di esplorare la ricchezza e la complessità di ogni disciplina accademica attraverso lo sguardo degli artisti.
Dieci opere di artisti contemporanei sono state installate nelle “stanze d’artista” sugli scaloni dell’edificio principale dell’università. Le opere utilizzano diverse tecniche, tra cui installazione, disegno, sound design, scultura, fotografia e pittura. Gli artisti hanno avuto l’opportunità di vivere a stretto contatto con studenti, docenti e ricercatori, trascorrendo del tempo in residenza presso uno dei dieci Dipartimenti dell’università, da cui hanno tratto ispirazione per creare opere d’arte originali.
Tra gli artisti che espongono le loro opere ci sono Umberto Chiodi, Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi, Giulia Iacolutti, Nicola Martini, Ryts Monet, Ruben Montini, Michele Seffino, Michele Spanghero, Aryan Ozmaei e Alba Zari. La mostra è curata da Eva Comuzzi.
Il rettore Roberto Di Lenarda ha sottolineato l’importanza della presenza degli artisti all’interno dell’università, affermando che questa mostra stimolerà la capacità critica e promuoverà riflessioni sull’attualità e sul legame tra arte e scienza.
La curatrice Eva Comuzzi ha spiegato che la mostra #Sblad è il risultato di un processo che si è sviluppato durante il soggiorno degli artisti all’università. La loro ricerca artistica è stata influenzata e arricchita dalla contaminazione tra i due mondi, grazie anche alla possibilità di interagire con macchinari scientifici e adottare nuove metodologie di lavoro e punti di vista inediti.
La mostra è stata realizzata dall’Università di Trieste – Sistema museale di ateneo, in collaborazione con l’Ente regionale per il patrimonio culturale e l’Agenzia regionale per il diritto allo studio Friuli Venezia Giulia.