della sostenibilità per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030

L’importanza di mettere la sostenibilità al centro delle scelte pubbliche e private

L’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) ha presentato il Rapporto ASviS 2023, evidenziando la necessità di accelerare l’adozione di strumenti politici innovativi e promuovere cambiamenti culturali per mettere la sostenibilità al centro di ogni scelta pubblica e privata. Questo è fondamentale per contrastare la crescente sfiducia nelle istituzioni italiane e rilanciare la partecipazione alla vita democratica e la fiducia nel futuro, soprattutto delle nuove generazioni.

Tra le proposte avanzate dall’ASviS, vi è l’introduzione della valutazione dell’impatto intergenerazionale della nuova legislazione, coinvolgendo il Consiglio Nazionale Giovani e le altre organizzazioni giovanili. Questo si basa sulla recente modifica della Costituzione e sull’inclusione dello Youth Check nel programma elettorale della coalizione di centro-destra.

L’importanza della coerenza delle politiche pubbliche

Durante l’ASviS Live dedicato alla dimensione istituzionale dello sviluppo sostenibile, si è discusso delle proposte presentate nel Rapporto 2023. Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, ha sottolineato l’importanza di assicurare la coerenza delle diverse politiche pubbliche. Questo può essere ottenuto attraverso l’attuazione della nuova Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, pubblicata di recente dal Mase. Alcune delle azioni proposte includono la valutazione ex ante dell’impatto di sostenibilità di ogni atto legislativo, la classificazione del bilancio pubblico rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdgs) e la descrizione di come le politiche contenute nel Documento di Economia e Finanza (Def) contribuiscono agli Sdgs.

Il coordinamento delle politiche nazionali per lo sviluppo sostenibile

Inoltre, è stato sottolineato l’importanza di attivare il “nuovo” Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu), al fine di garantire un coordinamento tra le politiche nazionali per lo sviluppo sostenibile e i progetti finanziati dai fondi europei e nazionali di coesione per gli anni 2021-2027. Questo permetterà di integrare le dimensioni istituzionale, ambientale, economica e sociale della sostenibilità, promuovendo un approccio olistico per affrontare le sfide attuali e future.