Hamas voleva scatenare una guerra regionale, non solo uccidere israeliani
Secondo il Washington Post, Hamas aveva un obiettivo più ampio nel suo attacco contro Israele lo scorso 7 ottobre. Non si trattava solo di uccidere il maggior numero possibile di israeliani e prendere ostaggi, ma di scatenare una guerra regionale di proporzioni storiche. Decine di funzionari della sicurezza e dell’intelligence occidentale e del Medio Oriente hanno fornito prove che indicano questa intenzione di Hamas. L’obiettivo era provocare una massiccia risposta da parte di Israele e arrivare fino alla Cisgiordania, colpendo anche l’Autorità Nazionale Palestinese.
Le tattiche di Hamas per infiltrarsi in Israele
Le ultime informazioni dell’intelligence rivelano anche le tattiche e i metodi utilizzati da Hamas per infiltrarsi nell’intelligence israeliana e contrastare gli sforzi delle IDF per fermare l’attacco. Dopo aver superato la barriera israeliana in diversi punti, i militanti di Hamas hanno organizzato attacchi in circa trenta luoghi diversi, tra villaggi, città e avamposti militari. Ma non si sono fermati qui. Alcuni militanti avevano con sé cibo, munizioni ed equipaggiamento per diversi giorni, oltre a istruzioni per penetrare più in profondità in Israele, colpendo anche città più grandi.
L’obiettivo di arrivare alla Cisgiordania
Le squadre d’assalto di Hamas sono riuscite a penetrare fino a Ofakim, a metà strada tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania. Secondo funzionari dell’intelligence mediorientale e un ex funzionario degli Stati Uniti, alcuni miliziani di Hamas avevano con sé informazioni di ricognizione e mappe che suggerivano l’intenzione di continuare l’assalto fino al confine con la Cisgiordania. Questo avrebbe rappresentato una grande vittoria propagandistica e un colpo simbolico non solo contro Israele, ma anche contro l’Autorità Palestinese di Mahmoud Abbas.
Hamas ha raggiunto il suo obiettivo di attirare l’attenzione globale
Nonostante l’eventuale distruzione della leadership di Hamas da parte di Israele, l’attacco del 7 ottobre è considerato una vittoria dal gruppo. Secondo Rita Katz, direttrice esecutiva del Site Intelligence Group, Hamas ha raggiunto il suo obiettivo di focalizzare l’attenzione del mondo sul conflitto palestinese. Questo è stato possibile grazie alla capacità di Hamas di cambiare immediatamente la discussione, mettendo al centro l’attenzione su Israele anziché su se stessi. In questo modo, Hamas è diventato un attore importante a livello globale, ottenendo una visibilità senza precedenti.