Aumento del Spread in Italia rispetto ad altri Paesi secondo la Bce

Secondo la Banca Centrale Europea (BCE), lo spread italiano sta aumentando più rapidamente rispetto ad altri Paesi europei, a causa delle notizie riguardanti le misure contenute nella Manovra 2024. La BCE ha evidenziato che i rendimenti dei titoli di Stato decennali nell’Eurozona si sono mossi in linea con i tassi a lungo termine privi di rischio, ad eccezione dell’Italia, dove lo spread si è ampliato a causa di fattori idiosincratici collegati alle misure fiscali previste dalla legge di bilancio nazionale.

Inflazione e tassi di interesse

La BCE ha dichiarato che gli aumenti dei tassi di interesse stanno frenando la domanda e contribuendo alla riduzione dell’inflazione. Il consiglio direttivo si impegna a garantire il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine. La BCE è pronta ad adeguare gli strumenti di politica monetaria per raggiungere questo obiettivo.

Rischi per l’inflazione e l’economia

La BCE ha sottolineato che i rischi al rialzo per l’inflazione potrebbero derivare da aumenti dei costi dei beni energetici e alimentari, nonché da tensioni geopolitiche e fenomeni meteorologici estremi. Tuttavia, un indebolimento della domanda potrebbe alleviare le pressioni sui prezzi.

L’economia dell’Eurozona è attualmente debole, ma si prevede che si rafforzerà nei prossimi anni grazie alla diminuzione dell’inflazione, al aumento dei redditi reali delle famiglie e alla domanda di esportazioni. Tuttavia, i dati recenti indicano una contrazione del settore manifatturiero e un indebolimento del mercato del lavoro.

Politiche di bilancio nell’Eurozona

La BCE ha sottolineato l’importanza di formulare politiche di bilancio che accrescano la produttività e riducano gradualmente il debito pubblico nell’Eurozona. Le riforme strutturali e gli investimenti possono contribuire a ridurre le pressioni sui prezzi nel medio periodo e sostenere le transizioni ecologica e digitale.

La BCE ha anche sottolineato la necessità di riformare il quadro di governance economica dell’UE, accelerare l’unione dei mercati dei capitali e completare l’unione bancaria entro la fine dell’anno.