Decisione di Indi Gregory, giudice interrompe supporti vitali da domani: famiglia intende presentare ricorso

Il giudice Robert Peel ha deciso che il supporto vitale di Indi Gregory, una bambina affetta da una rara malattia del Dna mitocondriale, dovrà essere rimosso presso il Queen’s Medical Center di Nottingham o in un hospice anziché a casa, come desiderato dai genitori. La famiglia, sostenuta dal Christian Legal Centre, presenterà ricorso. Il padre di Indi, Dean Gregory, ha fatto un appello al governo britannico affinché permetta alla bambina di essere trasferita in Italia per ricevere cure specialistiche. Ha anche denunciato minacce da parte dell’ospedale, che sembra stia cercando di accelerare la morte di Indi. Prima della sentenza, i vertici del servizio sanitario nazionale Nhs avevano minacciato di rimuovere il supporto vitale senza la presenza dei familiari. Nonostante il governo italiano abbia concesso la cittadinanza a Indi e autorizzato il suo trasferimento all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, il giudice Peel ha stabilito che è nel “migliore interesse” della bambina morire. Tuttavia, su richiesta della famiglia, il console italiano a Manchester ha emesso un provvedimento d’urgenza che riconosce l’autorità dei tribunali italiani in questo caso. Il provvedimento autorizza il trasferimento immediato di Indi all’ospedale Bambino Gesù di Roma e nomina il direttore generale dell’ospedale, Antonio Perno, come curatore della bambina. Questa decisione è considerata un precedente nel Regno Unito per un caso di fine vita.