Ripartenza a Caivano: Speranza per i cittadini onesti. Don Patriciello: Effettivamente disturbiamo i clan?

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, si è recato oggi al parco Verde di Caivano (Napoli), luogo in cui si sono verificati gli abusi sessuali su due cuginette di 10 e 12 anni lo scorso anno. Durante la visita, il ministro ha dichiarato: «Risolveremo tutti i problemi subito? No, ma ci stiamo provando». Ciriani era accompagnato dal commissario straordinario Fabio Ciciliano e ha incontrato don Maurizio Patriciello, responsabile della chiesa locale, oltre a visitare l’istituto superiore “Morano”, il centro Delphinia e la sede del commissariato di governo.

Il decreto Caivano richiede una fiducia obbligata

La visita del ministro Ciriani a Caivano coincide con il voto di fiducia in corso alla Camera sul decreto Caivano, che contiene misure più severe per contrastare i reati commessi da minori. Ciriani ha spiegato che la fiducia è stata richiesta al Senato e alla Camera a causa dei tempi stretti per l’approvazione del decreto legge e dei numerosi emendamenti presentati dall’opposizione. Ha aggiunto che avrebbero preferito evitarla, ma la fiducia era necessaria per non bloccare il decreto legge.

Don Patriciello e la speranza di Caivano

Il ministro ha espresso gratitudine a don Patriciello per il suo impegno a favore della comunità di Caivano. Ha affermato che la speranza è nata grazie all’appello del sacerdote e che è possibile ripartire per dare speranza ai cittadini onesti. Ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo.

Caivano come simbolo di rinascita e legalità

Il ministro Ciriani ha dichiarato che Caivano potrebbe diventare il simbolo di una rinascita basata sulla legalità, sia a livello spirituale che culturale. Ha sottolineato che la visita è stata organizzata in concomitanza con la conversione in legge del decreto Caivano alla Camera. Ha inoltre evidenziato il ruolo centrale dello Stato e l’importanza dei cittadini che hanno resistito in momenti difficili.

Don Patriciello e la lotta contro la criminalità

Don Patriciello ha affermato che se i camorristi si sentono disturbati, significa che qualcosa di positivo sta accadendo. Ha sottolineato l’importanza di distinguere tra persone oneste e criminali e ha criticato gli amministratori che in passato non hanno svolto il loro dovere.