Giada, una giovane vittima di un tragico incidente, è stata oggetto di un gesto di vandalismo. La scritta “Giada non ha avuto giustizia”, accompagnata dalla firma “No Vax”, è apparsa su un muro del cimitero di Busnago, in Brianza, e su una vetrata dell’istituto ‘Marisa Belisario’ nel Milanese, dove la 14enne ha perso la vita dopo un malore durante l’ora di educazione. La ragazza è rimasta in coma per cinque giorni prima di morire all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Il quotidiano Il Giorno ha definito questo gesto come “l’ultimo oltraggio” nei confronti della giovane. Inoltre, ha riportato le parole del preside della scuola, Gustavo Matassa, che ha commentato l’accaduto definendolo un “sciacallaggio” da parte di individui privi di valori, che approfittano della visibilità di un episodio tragico per diffondere teorie complottiste.
È inaccettabile che qualcuno possa sfruttare una tragedia come questa per promuovere idee controverse e prive di fondamento. La famiglia di Giada, già provata dal dolore per la perdita della loro amata figlia, si trova ora ad affrontare anche questa offesa. È fondamentale che le autorità competenti si impegnino a individuare i responsabili di questo atto vandalico e li perseguano secondo la legge.
La memoria di Giada merita rispetto e dignità. È importante che la società si unisca per condannare tali gesti e per sostenere la famiglia nella loro lotta per la verità e la giustizia. La comunità deve dimostrare solidarietà e compassione, offrendo il proprio sostegno in un momento così difficile. Solo così potremo onorare la memoria di Giada e combattere l’ignoranza e l’intolleranza che si nascondono dietro atti come questo.