Israele richiede informazioni sulla posizione del leader di Hamas a Gaza

Israele mira a eliminare il leader di Hamas nella Striscia di Gaza

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che Israele sta cercando di uccidere Yahya Sinwar, il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, al fine di porre fine alla guerra in corso. Gallant ha chiesto la collaborazione della popolazione e ha affermato che finora sono stati uccisi 12 comandanti di battaglione di Hamas. Se gli abitanti di Gaza aiuteranno a catturare Sinwar, ciò potrebbe abbreviare la durata del conflitto. Gallant ha anche affermato che alla fine della guerra non ci sarà più Hamas a Gaza e non ci sarà più una minaccia alla sicurezza proveniente da quella regione.

Israele colpisce l’abitazione di Ismail Haniyeh

Secondo le notizie provenienti da ‘Radio al-Aqsa’, vicina a Hamas, l’abitazione di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, sarebbe stata colpita in un’operazione israeliana nella Striscia di Gaza. Non è chiaro chi si trovasse all’interno della casa. Haniyeh, che risiede abitualmente tra Turchia e Qatar, si sarebbe recentemente recato a Teheran per incontrare l’ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema dell’Iran.

Hamas afferma che ci sono ostaggi dispersi

Dopo quattro settimane di guerra, circa 240 ostaggi sono in pericolo. Hamas ha dichiarato che oltre 60 ostaggi sarebbero dispersi a causa degli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Secondo il portavoce delle Brigate al-Qassam, Abu Ubaida, ci sono 23 corpi di ostaggi israeliani intrappolati sotto le macerie. Hamas ha anche affermato di essere stato impedito da Israele di far uscire i cittadini stranieri da Gaza fino a quando non verrà garantito il passaggio delle ambulanze verso l’Egitto. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha condannato l’attacco a un convoglio medico e ha affermato che qualsiasi violenza contro il personale medico è inaccettabile.

Hamas cerca di far uscire i propri miliziani

Secondo fonti statunitensi, Hamas avrebbe cercato di far uscire i propri miliziani da Gaza inserendoli nell’elenco dei feriti. Questo tentativo è stato considerato inaccettabile da Egitto, Israele e Stati Uniti. Sono stati quindi necessari nuovi negoziati per garantire che solo i civili rimasti intrappolati fossero autorizzati a lasciare Gaza insieme ai cittadini stranieri. Infine, è stato permesso a un gruppo di feriti gravi e a coloro che possedevano passaporti stranieri di lasciare Gaza attraverso il valico di Rafah.