Riforma della legge elettorale: analisi delle soglie e dei premi di maggioranza

Riforme nel segno del premierato: le nuove regole di voto

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulle riforme nel segno del premierato. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato che il ddl non affronta la questione del ballottaggio o del premio di maggioranza, che saranno oggetto di discussione parlamentare e di una riscrittura della legge elettorale.

Il limite dell’attuale sistema elettorale

La legge elettorale collegata alla riforma costituzionale presenta una certezza e diverse incognite. È certo che il sistema attuale, il Rosatellum, dovrà essere modificato perché non garantisce la maggioranza parlamentare del 55% prevista dal ddl del governo.

La soglia del premio di maggioranza

Il testo prevede un sistema con premio di maggioranza, ma ci sono diverse soluzioni e problematiche riguardanti il meccanismo per assegnare il premio e la selezione dei parlamentari. La futura legge elettorale dovrà stabilire una soglia minima per ottenere il premio. Alcuni costituzionalisti sostengono che, dato il modello di elezione diretta del premier, la soglia minima dovrebbe essere del 50%, come nel sistema per eleggere il Sindaco o nel sistema presidenziale francese. Altrimenti, si dovrebbe ricorrere al ballottaggio.

L’ipotesi della maggioranza

Nella maggioranza si sta discutendo di soglie più basse, come quella del 40% prevista nell’Italicum (legge bocciata nel 2017 per altre questioni e mai utilizzata). Poiché il governo ha deciso di mantenere il bicameralismo, potrebbe verificarsi una situazione in cui la soglia sia superata in una delle due Camere e solo sfiorata nell’altra. In ogni caso, il ballottaggio dovrà essere aperto, con la possibilità di aggregazione tra il primo e il secondo turno per evitare disproporzioni nell’assegnazione del premio.

Il nodo dell’algoritmo

Un problema che appassiona i matematici è l’algoritmo con cui viene calcolato il premio di maggioranza a livello circoscrizionale per la coalizione vincente e i suoi partiti. L’algoritmo del Rosatellum, composto da 8 passaggi, ha mostrato delle criticità con la riduzione dei parlamentari, soprattutto per il Senato, dove gli eletti sono solo 200.

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