Aumento previsto della bolletta del gas sul mercato tutelato
Gli esperti prevedono un aumento dell’8% o forse del 9% della bolletta del gas sul mercato tutelato, che coinvolge circa 10 milioni di utenti. Questa previsione arriva in vista dell’aggiornamento mensile della tariffa da parte dell’Arera, l’autorità pubblica dell’energia. I primi freddi e le tensioni internazionali sono i fattori che influenzano i prezzi, aumentando i consumi e spingendo la speculazione. Nel pomeriggio, l’Arera renderà nota la tariffa del metano per le bollette di ottobre.
Diverse previsioni sull’aumento della tariffa
Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, la tariffa del gas di ottobre sul mercato tutelato aumenterà dell’8%, portando a un aumento di 105 euro all’anno per una famiglia che consuma 1400 metri cubi. Tuttavia, Mario Rasimelli, responsabile Utilities di Facile.it, è più pessimista e prevede un aumento del 9%, con una spesa aggiuntiva di 120 euro all’anno. Anche Simone Tagliapietra, del think tank Brueghel, concorda sull’impatto delle tensioni mediorientali sui prezzi del gas in Europa.
Rinvio del decreto legge energia
La presentazione in Consiglio dei ministri del decreto legge energia viene nuovamente rinviata a causa di questioni ancora da risolvere. Si vuole evitare un sovraccarico di decreti legge da convertire in parlamento. Il provvedimento era già saltato la scorsa settimana. I punti ancora da definire riguardano la fine del mercato tutelato dell’energia, le concessioni per l’energia idroelettrica e il progetto di un polo industriale per l’eolico offshore al Sud.
Richiesta di proroga del mercato tutelato del gas
Il Codacons, associazione dei consumatori, chiede al governo di prorogare la fine del mercato tutelato del gas prevista per gennaio. L’associazione sottolinea il rischio di nuovi aumenti improvvisi dei prezzi dell’energia durante i mesi invernali. Inoltre, il Codacons analizza l’impatto della guerra in Israele sulle quotazioni del gas, che sono aumentate del 30% dallo scoppio del conflitto. L’associazione ritiene che questo aumento sia speculativo, poiché i paesi fornitori non hanno subito conseguenze né ci sono stati tagli nelle forniture.