Consumatori chiedono il ripristino del decreto legge Cingolani: abbassare di un grado i termosifoni

Ridurre la temperatura e risparmiare sulla bolletta del gas: le nuove regole per l’inverno

Da ieri, 1 novembre, nelle grandi città italiane della zona climatica D è possibile accendere i termosifoni, ma sorge la questione del caro prezzi del gas e dell’inquinamento in un inverno finora mite. L’Unione Nazionale Consumatori suggerisce di seguire le regole del decreto Cingolani, adottato lo scorso inverno, per fare bene all’ambiente e alle tasche. In pratica, si tratta di ridurre di un grado la temperatura, posticipare l’accensione dell’impianto termico di 8 giorni e anticipare di 7 giorni la data di fine esercizio, oltre a diminuire di 1 ora l’orario di accensione nelle abitazioni.

Il decreto Cingolani, che aveva stabilito tali misure, non è più in vigore, ad eccezione del Comune di Milano, dove il sindaco Giuseppe Sala ha emanato un’ordinanza per confermare tali regole anche per la stagione 2023/2024. Tuttavia, l’Unione Nazionale Consumatori preferisce che la scelta venga fatta volontariamente e responsabilmente dalle famiglie, anziché per obbligo di legge. Secondo gli esperti, considerando che anche la prossima stagione invernale potrebbe essere calda, ridurre di un grado la temperatura è fattibile e consente un risparmio sulla bolletta del 5-10%.

Questa è una soluzione per risparmiare sulla bolletta del gas e contrastare il caro prezzi, considerando che il valore dell’indice Igi è in rialzo a 37,28 euro/MWh. Il gas è una materia prima soggetta a forti speculazioni di mercato, e si prevede un aumento della bolletta nel mercato tutelato. Pertanto, ridurre il consumo di gas conviene sempre, soprattutto in un momento in cui una semplice dichiarazione può scatenare una nuova speculazione. Ad esempio, per chi vive in Zona climatica E, come Milano, Torino, Bolzano, Aosta, Bologna, Perugia, L’Aquila, l’adozione del decreto Cingolani significa ridurre l’orario di accensione da 14 a 13 ore giornaliere. Per chi abita in Zona D, come Roma, Firenze, Genova, Venezia, Terni, Ancona, si passa da 12 a 11 ore.

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