Scalera e Pesce indagano sulla controversa riflessione sulla vita e la morte

“Chi salveresti tra mamma e papà?” – Il dramma famigliare di Francesco Frangipane

Il debutto di “Dall’alto di una fredda torre”, il primo film di Francesco Frangipane, ha catturato l’attenzione del pubblico alla Festa del Cinema di Roma. La pellicola, prodotta da Lucky Red in collaborazione con Rai Cinema e Sky Cinema, si prepara a sbarcare presto nelle sale.

La trama ruota attorno a una famiglia che viene scossa da un “cataclisma”. Elena (interpretata da Vanessa Scalera, già protagonista della versione teatrale diretta da Frangipane) e Antonio (interpretato da Edoardo Pesce) sono gemelli eterozigoti. La loro vita tranquilla viene sconvolta quando due medici (Elena Radonicich e Massimiliano Benvenuto) rivelano loro che i loro genitori, Michela (interpretata da Michela Bonaiuto) e Giovanni (interpretato da Giovanni Colangeli), hanno contratto la stessa rara e spesso mortale malattia genetica.

Solo Elena può donare il midollo osseo per salvare uno dei due genitori, ma a causa dei tempi stretti dell’operazione, solo uno dei due potrà essere salvato. I genitori sono all’oscuro della gravità della loro malattia e spetta ai figli decidere chi dovrà essere salvato. “Chi salverei in quella situazione è una domanda ‘oscena’, nel senso di fuoriscena, scandalosa, che non mi sono voluta porre”, spiega Vanessa Scalera. “Quando ho tentato, sono fuggita. Elena invece deve affrontarla e si pone dei dubbi”.

Il film, che ha ricevuto il premio per la miglior opera prima italiana dalla associazione Amici di Luciano Sovena alla Festa del Cinema, affronta temi profondi e complessi. Edoardo Pesce, che interpreta Antonio, si è lasciato coinvolgere dalla storia, definendola una “tragedia 2.0” che richiama le figure di Elettra ed Edipo.

Frangipane, insieme al co-sceneggiatore Filippo Gili, è abituato a raccontare dinamiche familiari che si rompono a causa di eventi tragici. “Il film pone delle domande, non dà delle risposte”, afferma Frangipane. “Non penso possano essercene di giuste a interrogativi del genere. Quello che ho cercato di fare è mettere il pubblico nella stessa condizione di questi due fratelli”.

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