La National Gallery: una nuova casa di vetro per l’arte

epa08289256 Director of the National Gallery, Gabriele Finaldi poses for photographers next to the painted 'The Rape of Europa', part of Titian's Poesie series of large scale Greek mythological paintings that feature in the 'Titian: Love, Desire, Death' exhibition, at the National Gallery in London, Britain 12 March 2020. The exhibition reunites all six paintings in the series, from Boston, Madrid, and London, for the first time in over four centuries. EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA

La National Gallery di Londra si appresta a celebrare il suo bicentenario lanciando la seconda fase del suo grande progetto di trasformazione. Il direttore del museo, Gabriele Finaldi, ha presentato i dettagli di questa avventura durante una visita a Roma. Finaldi sottolinea l’importanza di prendersi cura degli edifici dei musei, che sono organismi vivi che custodiscono opere d’arte.

Un progetto di ristrutturazione ambizioso

Il progetto di ristrutturazione, firmato dallo studio dell’architetta Annabelle Selldorf, prevede lo spostamento dell’ingresso principale della National Gallery verso l’ala Sainsbury, facilitando così l’accesso dal lato stradale. Oltre a questo, sono previsti miglioramenti all’atrio e l’apertura di nuovi spazi al piano terra, la creazione di una galleria sotterranea per collegare gli uffici del museo, nuovi spazi per accogliere bambini e famiglie, un centro di ricerca e una Members House, nonché la riqualificazione della piazza antistante.

Un progetto in corso

Finaldi assicura che i lavori sono in corso e che quelli relativi all’ala Sainsbury saranno completati in occasione del bicentenario del museo. La parte finale del progetto di ristrutturazione e espansione, che include la realizzazione di un nuovo edificio acquisito, sarà invece ultimata nel 2030.

La trasparenza come concetto chiave

Uno degli obiettivi principali del progetto è trasformare il concetto del museo in quello di un palazzo di vetro, dove la trasparenza cancella il confine tra vita e arte. Si vuole creare un legame più stretto tra la National Gallery e la città, rendendo il museo un cuore pulsante della comunità.

La responsabilità dei direttori dei musei

Finaldi sottolinea che i direttori dei musei non sono solo responsabili delle collezioni, ma anche degli edifici che le ospitano. Il tempo e il maltempo possono consumare i musei, quindi è fondamentale prendersi cura di questi edifici che sono vere e proprie opere d’arte.

Un’occasione per celebrare la storia e guardare al futuro

Il bicentenario della National Gallery rappresenta un’importante occasione per celebrare la storia del museo e guardare al futuro. Il progetto di ristrutturazione e trasformazione permetterà al museo di continuare a svolgere il suo ruolo di custode di opere d’arte e di luogo di incontro e ispirazione per la comunità.

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