L’età media delle donne italiane che diventano madri per la prima volta è in continua crescita, superando i 32 anni, secondo il Rapporto sull’evento nascita in Italia del Ministero della Salute. Nel 2022, circa il 20% dei parti è stato di madri straniere, con una percentuale che sale al 26% nel Centro-Nord del paese. Il rapporto rivela inoltre che nel 2022 il 42,5% delle donne che hanno partorito possiede una scolarità medio alta, il 22,7% una scolarità medio bassa e il 34,8% è laureato.
Il rapporto si basa sui dati ottenuti dal Certificato di Assistenza al Parto del 2022 e mostra che la percentuale di parti cesarei è in continua riduzione, passando dal 36% nel 2012 al 31% circa nel 2022, in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La maggior parte dei parti (62,2%) avviene in ospedali che gestiscono almeno 1.000 parti all’anno, in grado di affrontare eventuali complicazioni. Nel 2022, il 90% dei parti è avvenuto in strutture pubbliche, il 10,8% in case di cura e solo lo 0,15% in altre strutture o a domicilio.
Il rapporto evidenzia anche una diminuzione dei parti pretermine, passando da circa 7 su 100 nel 2012 a 6 su 100 nel 2022. Inoltre, i nati morti sono diminuiti, con 994 casi nel 2022 e un tasso di natimortalità di 2,40 per 1.000 nati. Questo è probabilmente dovuto all’aumento delle visite di controllo durante la gravidanza: nel 91,9% delle gravidanze vengono effettuate più di 4 visite ostetriche e nel 76,7% dei casi si effettuano più di 3 ecografie.
In conclusione, l’età media delle madri italiane che partoriscono per la prima volta è in aumento, così come la percentuale di parti cesarei sta diminuendo. Questi dati, insieme alla diminuzione dei parti pretermine e dei nati morti, mostrano un quadro positivo per l’evento nascita in Italia.