“La recente pubblicazione di Marco Bella intitolata ‘Ius Scholae, una legge di civiltà’ ha portato Beppe Grillo a riflettere su una questione attuale: cosa succederebbe se una barca piena di uomini ricchi avesse bisogno di aiuto nel Mediterraneo? Secondo Grillo, nessuno si porrebbe domande, correrebbero immediatamente in loro soccorso.
Bella, nel suo articolo, sostiene che salvare le persone in mare è una questione di civiltà, indipendentemente dallo status sociale, dalle convinzioni religiose o dal colore della pelle. Tuttavia, affrontare il fenomeno delle migrazioni è un compito complesso che richiede serietà da parte di chi ama l’Italia o è coinvolto nel governo. Non possiamo accogliere tutti in Italia, purtroppo.
Inoltre, solo una piccola parte di coloro che arrivano in Italia desidera effettivamente rimanere nel paese. Molte persone migranti fuggono dai centri di accoglienza alla prima occasione per raggiungere parenti e amici nel nord Europa. Bella sostiene che dobbiamo “bloccare le partenze”, ma la vera invasione da fermare è quella delle multinazionali che saccheggiano l’Africa, sfruttando le sue risorse minerarie e impedendo che il denaro degli africani venga utilizzato per migliorare l’istruzione, la sanità e promuovere una crescita sostenibile nel loro paese”.
In conclusione, l’appello di Grillo e la riflessione di Bella evidenziano la necessità di affrontare il fenomeno delle migrazioni in modo serio e responsabile, garantendo una soluzione equilibrata che tenga conto dei bisogni di tutte le parti coinvolte.