Turismo in Italia: il settore non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia

Il turismo in Italia ha riscontrato una contrazione nei mesi estivi, interrompendo il trend iniziale di ripresa. Secondo i dati dell’Istat, sia i flussi turistici che le presenze sono diminuite nei mesi di giugno e luglio, con un trend negativo che sembra essere continuato ad agosto. Nel complesso, il turismo in Italia non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia, con un calo del 5,9% negli arrivi e del 5,6% nelle presenze rispetto al 2019. Le cause di questa diminuzione sono attribuibili principalmente a condizioni metereologiche sfavorevoli, come una stagione eccezionalmente calda e instabile nelle località di montagna. Inoltre, l’incremento significativo dei prezzi nel settore turistico rispetto ad altri settori dei servizi potrebbe aver contribuito a scoraggiare i visitatori. Tuttavia, il prolungarsi di un clima caldo, anche se più moderato, potrebbe essere stato uno stimolo per i flussi turistici nei mesi di settembre e ottobre. Al momento, non sono ancora disponibili dati ufficiali su queste ultime due settimane estive. In altri ambiti, la cucina francese e mondiale ha visto l’emergere di un giovane talento, il chef Mory Sacko, che a soli 30 anni ha ottenuto una stella Michelin per il suo ristorante MoSuke a Parigi e la possibilità di creare il menu per il ristorante della maison Vuitton a Sant Tropez. Il suo stile culinario unisce gusti e tradizioni della cucina francese, africana (Sacko ha origini malesi) e giapponese, creando un mix sorprendente e innovativo. Infine, il magazine TIME ha pubblicato la sua lista delle migliori 20 imprese del mondo, basata su criteri come la crescita dei ricavi globali, la soddisfazione dei dipendenti e l’adesione ai principi di sostenibilità. La classifica vede la predominanza delle aziende americane nel top 20, seguite da aziende tedesche, francesi, irlandesi e italiane. In particolare, Enel si posiziona al 13° posto. Microsoft si piazza al primo posto, superando Apple, Google e Facebook, confermando il dominio delle grandi aziende high-tech nel panorama globale e la loro attenzione verso la sostenibilità e la trasformazione.

Add a comment Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *