Vincenzo De Luca, il governatore della Regione Campania, ha espresso nuovamente il suo disprezzo per i test a numero chiuso per l’ammissione alla facoltà di medicina. Durante una diretta sui social, il presidente ha letto alcune domande inviate dai cittadini, concentrandosi su un quesito in particolare. La domanda chiedeva quale parola fosse diversa dalle altre: sfoggiare, depennare, castità, provare o cromare. Secondo il concittadino, l’unica parola diversa era castità, poiché le altre quattro erano verbi mentre castità era un sostantivo. Tuttavia, De Luca ha spiegato che la risposta corretta era il verbo provare, in quanto era l’unica parola che non conteneva il nome di una città. L’amministratore ha espresso la sua indignazione verso il test, affermando che chiunque l’abbia preparato meriterebbe una condanna di vent’anni di carcere o, ancora meglio, dovrebbe essere sottoposto al programma di rieducazione in uso alla polizia municipale di Singapore, nota per utilizzare una frusta di bambù per punire chi viola le regole stradali o getta a terra la gomma da masticare. De Luca ha inoltre dichiarato che se il governo e le forze politiche non aboliranno il numero chiuso, perderanno il rispetto dei cittadini italiani. Ha concluso affermando che selezionare gli studenti in base a queste “idiozie” è un atto di infamia.