Over-tourism a Venezia: Van der Borg analizza la situazione attuale e le sue conseguenze

Gondole e turisti su un canale interno del centro storico di Venezia, 13 agosto 2022. ANSA/ANDREA MEROLA

“Il turismo e la città di Venezia non sono più in sintonia. L’equilibrio tra le attività turistiche e non turistiche è saltato”, afferma Jan Van Der Borg, docente di economia del turismo a Ca’ Foscari. Le numerose proposte e soluzioni per affrontare il problema dell’overtourism elaborate negli anni non hanno avuto successo. La situazione attuale sembra essere tornata a quella pre-pandemia, senza alcun cambiamento significativo.

Van Der Borg ha espresso le sue opinioni durante un convegno di ‘Azione Venezia’ che ha affrontato le sfide che la città deve affrontare. Ha anche commentato sulle recenti proposte del sindaco Luigi Brugnaro riguardo alla ‘rivitalizzazione’ dell’Arsenale, definendolo un’idea incredibile. Il docente è rimasto perplesso dall’idea di trasformare una delle aree più belle della città in una discoteca e ha criticato l’approccio imprenditoriale dell’amministrazione veneziana.

Secondo Van Der Borg, la soluzione all’overtourism si basa sulla capacità di carico di Venezia, che è stata studiata da Ca’ Foscari ed è di 52.000 visitatori al giorno. Attualmente, il numero di visitatori supera il doppio di quella che la città può gestire. Questo afflusso eccessivo di persone sta mettendo a dura prova la città, soprattutto quando ci sono giornate con 10-15.000 visitatori in più rispetto a quelli calcolati.

In conclusione, il docente sottolinea la necessità di ripartire dalla capacità di carico di Venezia per affrontare l’overtourism e trovarvi soluzioni a lungo termine. È chiaro che la città deve trovare un equilibrio tra turismo e altre attività per preservare il suo patrimonio unico e garantire una qualità della vita per gli abitanti.

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