La Procura di Milano ha richiesto il rinvio a giudizio di Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web condannato per violenze sessuali su due modelle. Le nuove accuse, scoperte durante la seconda tranche delle indagini condotte dalla Squadra mobile, riguardano ulteriori episodi di abusi sessuali su altre due ragazze, che seguivano lo stesso schema di utilizzo di cocaina. Genovese è anche accusato di intralcio alla giustizia e di detenzione di materiale pedopornografico.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche l’ex fidanzata di Genovese, Sarah Borruso, coinvolta secondo i pm in alcuni casi di abusi insieme all’uomo. Anche l’ex braccio destro di Genovese, Daniele Leali, è coinvolto ed è accusato di intralcio alla giustizia e cessione di droga.
Nel nuovo filone dell’inchiesta, Genovese è stato accusato di più casi di violenza sessuale su una modella di 22 anni, tra marzo 2019 e novembre 2020, alcune volte anche con la collaborazione della sua ex fidanzata. Il gip Tommaso Perna aveva esaminato queste accuse, insieme ad altre sul presunto abuso di un’altra ragazza, ma non aveva disposto una nuova misura cautelare dopo l’arresto di Genovese nel novembre 2020 per gli abusi su una ragazza di 18 anni nel suo lussuoso attico vicino al Duomo.
Genovese e la sua ex fidanzata sono anche accusati di tentato abuso su una ragazza di 28 anni nel febbraio 2020. L’accusa di intralcio alla giustizia riguarda il tentativo di Genovese e Leali di offrire denaro alla modella di 18 anni in cambio di una ritrattazione riguardo agli abusi subiti.
Infine, l’ipotesi di detenzione di materiale pedopornografico si basa sul ritrovamento di immagini di minori nella cartella chiamata “La Bibbia 3.0”, scoperta dalla Polizia postale.
La richiesta di rinvio a giudizio sarà valutata dal gup. In caso di accettazione, potrebbe avviarsi un nuovo processo per Genovese, Borruso e Leali.
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