L’ultima scossa di terremoto di magnitudo 4.2 registrata nei Campi Flegrei a Napoli è stata la più forte degli ultimi 40 anni. Ma cosa sta succedendo in quell’area? Secondo Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano Ingv, il terremoto è legato ai Campi Flegrei e al fenomeno del bradisismo, che causa il sollevamento del suolo e la generazione di terremoti. L’esperto non può fare previsioni sulle possibili future scosse, ma ritiene probabile che ne avvengano altre di magnitudo uguale o maggiore a quella registrata. La situazione nei Campi Flegrei è abbastanza critica, con un sollevamento del suolo di circa 1 metro e 10 cm dal 2006. Giuseppe De Natale, vulcanologo della Società Italiana Geologia Ambientale, sottolinea la necessità di verificare la vulnerabilità degli edifici e di procedere allo sgombero delle zone coinvolte. La sismicità è progressivamente aumentata negli ultimi anni, ma i terremoti erano già presenti, anche se non avvertiti dalla popolazione. Gli eventi si verificano a una profondità di 2-3 km, molto in superficie. I Campi Flegrei sono un campo vulcanico attivo da più di 80.000 anni, con diversi centri vulcanici situati all’interno di una caldera, che è il risultato del collasso di una vasta area dopo due grandi eruzioni. La caldera è soggetta a lenta deformazione del suolo chiamata bradisismo. Attualmente, il livello di allerta dei Campi Flegrei è giallo.