Articolo: Decreto migranti 2023: cosa accade ai minori espulsi?

Il decreto migranti 2023 è stato approvato dal Consiglio dei ministri ed è stato presentato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Si tratta di un decreto legge d’urgenza composto da 11 articoli. Uno dei punti principali riguarda le espulsioni dei soggetti pericolosi: viene precisato che l’espulsione può essere decretata dal ministro dell’Interno in caso di gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato.

Il decreto interviene anche riguardo all’identificazione dei minori stranieri non accompagnati. Il ministro sottolinea che è importante preservare le tutele che spettano loro, in conformità al diritto dell’Unione Europea. In caso di elevato afflusso e mancanza di strutture temporanee per i minori, il prefetto può disporre l’inserimento provvisorio di un minore ultra 16enne nelle strutture di prima accoglienza come Car e Cas per un periodo non superiore a 90 giorni. Solo nel caso in cui l’età del minore venga contestata dopo gli accertamenti, si procede con l’espulsione.

Infine, il decreto introduce un intervento normativo che estende la categoria di vulnerabili che possono accedere al Sistema di accoglienza integrata (Sai). Questa misura non riguarda solo le donne in gravidanza, ma tutte le donne.

Questo decreto mira a fornire una risposta alle problematiche legate all’immigrazione, cercando di affrontare aspetti quali le espulsioni dei soggetti pericolosi, l’identificazione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e la tutela delle donne.

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