“L’importanza della paura come alleato per un ex agente undercover”

“Cinzia Nicolini, ex capo delle Volanti della Polizia di Ancona, ha condiviso la sua esperienza come agente sotto copertura in un convegno a Jesi. Durante i suoi 37 anni di servizio e i 4 anni trascorsi sotto copertura, ha combattuto il traffico di droga e i reati legati alla pedopornografia. È stata l’unica donna nelle Marche ad aver svolto questo ruolo e una delle poche in Italia.

Durante il convegno, Nicolini ha parlato delle emozioni e dei pericoli che ha affrontato durante le sue missioni. Ha affermato che la paura è stata un’alleata che l’ha aiutata a evitare i pericoli e ad affrontarli con freddezza e fantasia, con il sostegno dei suoi compagni di squadra. Ha anche rivelato di non aver mai raccontato a casa sua delle sue attività sotto copertura e che questo lavoro ha reso la sua personalità più dura.

La figlia di Nicolini era presente al convegno e ha confermato che la madre era diventata molto rigida e disciplinata a causa del suo lavoro. Tra il pubblico c’erano anche due degli agenti che facevano parte della squadra di Nicolini durante le sue missioni sotto copertura. Li ha presentati come parte della sua “seconda famiglia”.

Durante le operazioni, Nicolini aveva diversi ruoli, talvolta interpretando il ruolo del boss criminale. Nonostante fosse una donna, era accettata senza problemi dai criminali di alto livello. Ha spiegato che a quel livello ciò che conta non è il sesso, ma se sei considerato un capo criminale.

Nicolini ha inoltre dichiarato di non aver mai portato un’arma durante le sue attività sotto copertura per paura di trovarsi in situazioni pericolose. Ha raccontato che ha iniziato questa esperienza perché le è stato proposto un corso con agenti americani della Drug Enforcement Administration. Ha spiegato che è stata una decisione difficile da prendere, ma l’ha fatta perché credeva in quello che faceva ed era una poliziotta convinta.

Infine, Nicolini ha spiegato che ha smesso di lavorare sotto copertura perché i quattro anni trascorsi in questa veste sono stati molto duri sia fisicamente che psicologicamente. Ha aggiunto che non ce l’avrebbe fatta senza il sostegno dei suoi colleghi e dei suoi cari, che considera le sue due famiglie.”

Add a comment Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *