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“Migranti: il sindaco di San Giuliano di Puglia afferma che il Centro di Permanenza non verrà costruito nel comune”
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“Migranti: il sindaco di San Giuliano di Puglia afferma che il Centro di Permanenza non verrà costruito nel comune”

Un'immagine del villaggio per gli sfollati costruito all'indomani del terremoto del 2002 a San Giuliano di Puglia, 31 ottobre 2017. A distanza di 15 anni il villaggio costruito per ospitare gli sfollati è attualmente vuoto. Nel 2013 venne formulata l'ipotesi di riconvertire il villaggio in hub per gli immigrati, ma ci fu una alzata di scudi da parte dei residenti quando circolò la voce che nel villaggio sarebbero stati ospitati 1000 migranti, a fronte della stessa cifra di residenti. I cittadini di S.Giuliano raccolti nel Comitato NoHub si mobilitarono per contrastare la decisione presa: nel tempo anche le forze politiche regionali si schierarono per 'difendere' i cittadini di S.Giuliano da quella che veniva descritta ''una invasione''. Nei giorni scorsi il presidente della Regione Paolo Frattura ha comunicato che il ministero dell'Interno ha accolto le richieste avanzate dalla Regione Molise e dal Comune per il centro di accoglienza dimezzando il numero dei migranti che saranno ospitati nel villaggio provvisorio: la cifra finale è stabilita in 250 migranti. ANSA/LUCA PROSPERI

Non esiste alcuna ipotesi di realizzare un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) nel villaggio di San Giuliano di Puglia, colpito da un terremoto nel 2002. Il sindaco del paese, Giuseppe Ferrante, ha smentito le voci riguardanti questa possibilità, confermando che non è un’ipotesi attuale. Anche il presidente della Regione, Roberti, ha confermato queste parole dopo un incontro con il ministro degli interni, Piantedosi.

Secondo il sindaco, la struttura del villaggio non si presterebbe a una trasformazione del genere. Il villaggio temporaneo, realizzato 21 anni fa per ospitare la popolazione durante la ricostruzione, è oggi in uno stato di degrado e abbandono. Nonostante il fatto che tutti siano tornati alle loro case ricostruite, il villaggio è rimasto inutilizzato, in attesa di un futuro che è stato pianificato ma ancora non è stato realizzato.

La notizia positiva è che nel villaggio sarà realizzato un Centro di Formazione della Croce Rossa italiana. La progettazione è stata recentemente assegnata e la firma del contratto è prevista a breve. Sarà un’opportunità per dare nuova vita a questa zona, che ha subito tanto a causa del terremoto.

L’articolo originale appare su ANSA, ma è reso disponibile solo per utilizzo privato e non può essere riprodotto o condiviso senza permesso.

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