“Siamo già al completo”: Attilio Fontana, governatore della Lombardia, si unisce a Luca Zaia nel sollevare le perplessità sul sistema dei rimpatri proposto dal governo Meloni. In particolare, esprime dubbi sulla decisione di aprire nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr). Fontana sostiene che la regione lombarda riceve già un alto numero di stranieri, di cui il 70% non ha diritto di rimanere. Secondo lui, se queste persone non avessero la possibilità di partire, non ci sarebbe nemmeno bisogno di aprire nuovi Cpr. Fontana sottolinea che il numero di persone accolte in Lombardia è superiore rispetto alle altre regioni, creando difficoltà sociali e di gestione. Inoltre, afferma che è necessario trovare una soluzione a livello europeo per affrontare l’immigrazione.
Nonostante le affermazioni di Fontana, sembra che Fratelli d’Italia, il partito di Meloni, sia contrario al suo scetticismo. Secondo quanto riportato da Repubblica, il partito avrebbe chiesto l’apertura di un altro Cpr in Lombardia attraverso un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato Riccardo De Corato.
Secondo i dati dell’ultimo Dossier Statistico Immigrazione, a inizio 2022 c’erano 3.561.540 cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia. La Lombardia ospita il maggior numero di residenti stranieri, 193.910, pari al 12% del totale. I principali Paesi di provenienza degli immigrati sono Romania, Egitto, Marocco, Albania, Cina e Filippine. La maggior parte degli immigrati in Lombardia è soggiornante di lungo periodo, mentre il 28% è in attesa di ottenere la cittadinanza. Milano è la città con la più alta percentuale di residenti stranieri in Italia, seguita da Roma. Brescia è la quarta provincia italiana per numero di immigrati residenti. Al contrario, la provincia di Como registra una diminuzione significativa del numero di residenti stranieri nel 2022, con una diminuzione di 3.377 unità, pari al 7%.