“Migranti: Conte e Schlein si scontrano, tensioni tra i capi di M5S e PD”

Le tensioni politiche in vista delle elezioni europee continuano ad aumentare in Italia. Martedì sera, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha lanciato un attacco all’opposizione durante una trasmissione televisiva, criticando in particolare il Partito Democratico (PD) per la sua posizione sull’immigrazione. Ha affermato che un’alleanza con il PD non è possibile a causa delle divergenze di opinione su questo tema. Ha dichiarato che il M5S sostiene una “terza via” sull’immigrazione, mentre il PD è favorevole all’accoglienza indiscriminata.

La reazione del PD non si è fatta attendere. Elly Schlein, parlamentare del partito, ha dichiarato che Conte non ha letto le proposte del PD sull’immigrazione e ha invitato il leader del M5S ad aspettare per vedere quali sono le loro proposte. La segreteria del PD ha risposto in modo freddo, ma tra i parlamentari del partito i toni sono stati piuttosto accesi.

La replica del senatore e membro della segreteria del PD, Alessandro Alfieri, è stata di condanna verso le parole di Conte, definendole “sparate populiste” e rimarcando che il PD è per la gestione dei flussi migratori in modo responsabile e per aiutare i sindaci sul territorio. Ha sottolineato che non servono dichiarazioni populisti, ma azioni concrete.

Conte ha poi ribadito le sue valutazioni sull’immigrazione durante una visita a Lampedusa, affermando che l’accoglienza indiscriminata è equivalente alla non accoglienza. Ha sollecitato un’approccio più integrato per aiutare i migranti ad integrarsi nella società italiana.

Nel frattempo, il PD ha concentrato la sua attenzione sulla presentazione delle sue proposte per contrastare l’aumento dei prezzi e per affrontare la difficile situazione economica del paese. Tuttavia, il partito ha subito anche una defezione, con Rosa Maria Di Giorgi, ex-vicepresidente del Senato, che ha lasciato il PD per unirsi a Italia Viva. Questa situazione ha portato anche Andrea Marcucci, un ex membro del PD, a sollecitare la minoranza del partito a unirsi ai Liberali Democratici per costruire una nuova casa per i riformisti.

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