È in fase di sviluppo negli Stati Uniti un vaccino a mRna per prevenire la malattia di Lyme, un’infezione trasferita dalle zecche. I ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno testato il vaccino su modelli animali e, secondo loro, potrebbe essere un “potente strumento per ridurre il numero di casi”. Il batterio responsabile della malattia di Lyme è chiamato Borrelia burgdorferi e viene trasmesso dalla puntura di zecche infette. Può causare febbre, mal di testa, affaticamento ed eruzioni cutanee e, se non viene trattata, può diffondersi alle articolazioni, al cuore e al sistema nervoso.
Anche se la maggior parte dei casi si risolve con antibiotici, alcuni pazienti sviluppano la sindrome post-trattamento della malattia, che provoca sintomi persistenti come dolori articolari intensi e problemi neurocognitivi. Attualmente esistono vaccini contro la malattia di Lyme per i cani, ma non ancora per gli esseri umani. I batteri sono organismi più complessi dei virus, quindi può essere più difficile sviluppare vaccini efficaci per combatterli, spiega il microbiologo Norbert Pardi, autore dello studio.
Pardi e i suoi colleghi, insieme al pioniere dei vaccini a mRna Drew Weissman, hanno identificato una proteina chiamata OspA come bersaglio per il vaccino. Questa proteina è presente sulla superficie di Borrelia burgdorferi ed è conservata in molti ceppi del batterio. Nei test su modelli animali, il vaccino ha indotto una forte risposta di anticorpi e cellule T, che potrebbero proteggere dall’infezione di Lyme. Inoltre, ha stimolato una forte risposta delle cellule B di memoria, che potrebbe aiutare a prevenire l’infezione anche a lungo termine.
Il progetto è finanziato da varie organizzazioni, tra cui il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), la Steven and Alexandra Cohen Foundation, l’Howard Hughes Medical Institute Emerging Pathogens Program e il Burroughs Wellcome Fund. Anche se il vaccino deve ancora superare ulteriori fasi di sperimentazione, rappresenta una promettente possibilità per la prevenzione della malattia di Lyme negli esseri umani.