Sono passati diciotto anni dalla tragica morte di Federico Aldrovandi, avvenuta durante un controllo di polizia in un parco a Ferrara. Su Facebook, suo padre, Lino Aldrovandi, ha ricordato il doloroso anniversario con un lungo messaggio. Ha descritto come il tempo sia volato, ma il dolore e i ricordi tristi continuano a tormentarlo.
La morte di Federico ha segnato profondamente la sua famiglia, cambiando le loro vite per sempre. Lino Aldrovandi si riferisce a quella domenica mattina del 25 settembre 2005 come a un evento irreparabile che nessuna famiglia dovrebbe mai affrontare. Quattro agenti di polizia sono stati processati per la morte di Federico, e il reato è stato qualificato come eccesso colposo in omicidio colposo. La loro condanna è stata di tre anni e sei mesi.
Lino Aldrovandi condivide la sua tristezza e amarezza nel vedere che gli agenti responsabili della morte di suo figlio sono stati poi reintegrati nella polizia dopo aver scontato la pena. Per lui, non possono più essere considerati veri poliziotti, non dopo quello che hanno fatto. Fa riflessioni sulla paura e l’orrore che Federico deve aver provato quella mattina, chiedendo aiuto a uomini in divisa simili a quella del padre e del nonno, ma senza essere ascoltato.
Conclusa la sua lettera, Lino Aldrovandi afferma che la morte di Federico è stata un omicidio, senza mezzi termini. E quella verità rimarrà per sempre.
In memoria di Federico Aldrovandi, vent’anni dopo quel tragico evento, la sua famiglia continua a lottare per ottenere giustizia e rendere pubblica la verità sulla sua morte.