10 anni da ciclone Cleopatra: protesta a Olbia per le incompiute e il futuro delle persone colpite

Dieci anni dopo il passaggio del ciclone Cleopatra, la lotta per la ricostruzione continua

Sono passati dieci anni dal devastante passaggio del ciclone Cleopatra sulla Sardegna, che ha causato la morte di tredici persone e ingenti danni materiali. La città più colpita è stata Olbia, dove nove persone hanno perso la vita. Uno dei simboli di quella tragedia è il ponte sulla strada provinciale 38, chiuso da allora e crollato portando con sé tre persone. Da allora, gli abitanti della zona si sono uniti in un comitato per chiedere risposte alle istituzioni e protestare contro l’inerzia nella ricostruzione.

Un decennio di proteste e richieste di aiuto

Il comitato, composto da residenti della zona, ha organizzato un sit-in per commemorare il decimo anniversario della tragedia e per ribadire la loro richiesta di interventi urgenti. Molte attività commerciali della zona sono state gravemente danneggiate e alcune sono state costrette a chiudere. Nonostante le promesse delle istituzioni, i progressi nella ricostruzione sono stati minimi. “In questi dieci anni non si sono visti progressi”, afferma Anna Lisa Fresi, proprietaria di un agriturismo nella zona.

La lotta per la ricostruzione e la sicurezza

Il comitato ha raccolto firme per sostenere le famiglie delle vittime e per chiedere alle istituzioni di non dimenticare quella tragedia. Nonostante un progetto di ricostruzione approvato lo scorso aprile, che prevede un investimento di 19,5 milioni di euro per la ricostruzione della strada provinciale 38, i lavori sono ancora fermi. L’Anas, l’ente responsabile delle strade, sta per chiudere il cantiere e la Provincia non ha ancora iniziato i lavori di indagine preliminare, nonostante abbia a disposizione un budget di 10,2 milioni di euro.

La necessità di interventi per prevenire futuri disastri

Oltre alla ricostruzione delle infrastrutture danneggiate, è urgente intervenire per prevenire futuri disastri. È stato presentato un nuovo progetto per la mitigazione del rischio idrogeologico, che prevede la realizzazione di tre canali scolmatori per allontanare l’acqua dalla città di Olbia. Il costo stimato per questi interventi è di 178 milioni di euro. È fondamentale che le istituzioni agiscano con tempestività per garantire la sicurezza dei cittadini e per evitare che tragedie come quella del ciclone Cleopatra si ripetano in futuro.

Articolo originale: ANSA

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